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giovedì 29 settembre 2011

Rifare le scale del cimitero, non è una priorità.


Al cimitero di Positano,  mancano spazi per la tumulazione, è necessario e urgente ricavare altri nuovi loculi, è importante realizzare nuovi e dignitosi bagni pubblici per i visitatori. Ma l’amministrazione del “fare” cosa fa?  Spende 40.000,00 euro per abbellire le scale. Un opera sicuramente non urgente e prioritaria realizzata al solo scopo di dare ai cittadini di Positano in occasione delle giornate dei defunti un po’ di fumo negli occhi, senza risolvere i veri problemi.

sabato 24 settembre 2011

Viabilità: aumentano gli introiti ma peggiora la qualità della vita




Dopo  l’approvazione del conto consuntivo l’amministrazione comunale e l’ informazione municipalizzata continuano a mistificare la realtà. Vogliono farci credere che con l’ aumento delle entrate derivanti dalla sosta a pagamento e dall’ingresso nella ZTL, sia migliorata anche la viabilità,
“ il traffico alla Chiesa Nuova non si è mai bloccato”, “ i cittadini passeggiano meglio”,  “è più facile trovare da parcheggiare”,  queste le loro dichiarazioni.   Ovviamente i cittadini di Positano sanno bene che la realtà è completamente diversa.
E’ necessario ricordare che quando furono istituite dalla precedente amministrazione la ZTL e la sosta a pagamento,  l’allora consigliere di minoranza e oggi Sindaco, in Consiglio Comunale espresse voto contrario  accusando la maggioranza  che quel provvedimento avrebbe affossato l’economia di Positano. Oggi sono tutti a elogiarne l’istituzione prendendosi meriti che non gli appartengono.  Siamo contenti che abbiano cambiato idea.
Il gruppo di minoranza nell’ultimo Consiglio Comunale ha invitato gli amministratori a non valutare il solo aspetto economico perché un’amministrazione comunale deve in primo luogo garantire ai cittadini vivibilità e tranquillità. Oggi i residenti per parcheggiare un’auto devono percorrere chilometri , l’aumento degli accessi dei bus nella ZTL significa che questo paese diventa sempre di più un paese del mordi e fuggi e il traffico sempre più caotico.
La precedente Amministrazione Comunale,  dopo l’istituzione della ZTL  e delle strisce blu era  consapevole che il sistema della viabilità di Positano andava riformato radicalmente ed iniziò a lavorare al  Piano Parcheggi dove  erano previsti 1500 posti auto fuori dal centro urbano e veicoli elettrici di collegamento,   con l’intenzione successivamente di  pedonalizzare tutto l’interno di Positano.  La nuova amministrazione ha cancellato  tutto,  senza proporre  alternative.
Il Piano Parcheggi sarebbe stata la vera rivoluzione nella qualità della vita dei cittadini di Positano.  Accontentarsi di incassare qualche migliaio di euro in più ma continuare a vivere soffocati dal traffico  sa tanto di politica gattopardesca “tutto cambi affinchè  nulla cambi”.

Sinfonia d'autore: a chi giova?

Aumenta la tassa della N.U del 20% , ma il comune spende 13.495,00 euro per finanziare la manifestazione"Sinfonie d'autore". L'evento,  si è svolto ieri sera 23 settembre sulla scogliera dell'Incanto. Scarsissima la partecipazione di pubblico anche perchè la manifestazione è stata pubblicizzata solo il giorno prima con una miniscola locandina.
Del resto la delibera di Giunta Comunale con la quale viene stanziato il contributo  è stata pubblicata solo il giorno prima. Ancora una volta siamo di fronte all'improvvisazione e al dilettantismo di un'amministrazione comunale che non sa scegliere cosa è opportuno proporre per Positano e si lascia andare ad autentici sprechi di risorse pubbliche. Finanziare  un evento di moda  non incentrato sulla moda di Positano ma su aziende Campane, oltretutto mentre  molti operatori Positanesi sono impegnati a Milano per la settimana della moda, non è certo espressione di un'amministrazione attenta alle necessità e allo sviluppo culturale, commerciale e turistico del proprio territorio. 

Il documento approvato con delibera di Giunta

giovedì 22 settembre 2011

Festa popolare della Chiesa Nuova, così nacque la Festa del Pesce

La prima edizione della Festa Popolare della Chiesa Nuova fu organizzata nel settembre del 1979.
                                 Il ballo in piazza           


Il gruppo di Giovanni Scala 

Il Gruppo degli organizzatori al Bar di Mimì Collina ideatore della festa


mercoledì 21 settembre 2011

Che fine ha fatto l'evento moda di settembre?



Era stata  annunciata come il ritorno a Positano della grande moda con diretta televisiva, finanziata dalla Regione Campania. Finora tutto  sembra svanito nel nulla, nessun atto predisposto dal Comune, nessuna pubblicità. Nei giorni scorsi una responsabile dell’organizzazione girava per Positano invitando gli operatori della moda a partecipare alla serata in programma il 23 settembre sulla scogliera dell’incanto.  Oggi siamo al 21 settembre ma nulla si conosce di questo evento . Per l’intera estate Il  Sindaco con  grande clamore mediatico aveva annunciato di aver (giustamente) cancellato da questa manifestazione una sfilata di pellicce, probabilmente sarà stata cancellata insieme alle pellicce l’intera manifestazione?
Siamo di fronte all’ennesimo annuncio flop?

lunedì 19 settembre 2011

Lavoratori in fuga dalla società vincitrice dell’appalto N.U




E' una vera è propria fuga quella dei lavoratori della ditta vincitrice dell’appalto del servizio  N.U .    Stipendi da fame, carichi di lavoro massacranti e senza diritti, queste le condizioni previste dal contratto.  I nostri amministratori nonostante l’aumento del 20% delle tariffe della Tarsu non sono riusciti ad appaltare un servizio con regole e diritti da paese civile. I lavoratori sono così costretti a licenziarsi per ricercare occupazioni migliori. Per il prossimo inverno a rischio il servizio di raccolta per la previsione di una ulteriore riduzione di organico. Intanto nella frazione di Nocelle i cittadini protestano per il mancato avvio della raccolta differenziata "Porta a Porta" promessa dall’Amministrazione Comunale, nonostante anche per i cittadini di questa frazione sia stato previsto  l’aumento della tassa del venti per cento.

Il Comune finanzi una ricerca epidemiologica

Una parte dei fondi dell’ avanzo  di amministrazione il Comune di Positano potrebbe investirli finanziando una ricerca epidemiologica a tutela della salute dei cittadini. Scopo della ricera è quello di stabilire le cause e l’ incidenza delle malattie tumorali nel nostro paese. Appare sempre  più necessario avviare una ricerca  che stabilisca se nel nostro comune vi siano fattori di rischio e quali, e se il numero di decessi a causa di malattie tumorali rientrino o meno nei parametri  nazionali.

mercoledì 14 settembre 2011

Che fine ha fatto il piano per lo smaltimento dell'eternit?

La precedente Amministrazione Comunale aveva iniziato il censimento sul territorio comunale di tutti i materiali realizzati in eternit: tettoie, serbatoi, grondaie. Scopo del censimento era quello di predisporre successivamente un Piano Comunale per lo smaltimento. Molti cittadini responsabilmente segnalarono al Comune i siti dove vi era la presenza di eternit. Da allora nulla è stato fatto e il problema rimane in tutta la sua pericolosità. Il Gruppo di Minoranza consiliare chiederà all'Amministrazione Comunale di stanziare i fondi necessari per sostenere una parte dei costi  che i cittadini dovrebbero affrontare per  lo smaltimento. La risoluzione di questo problema diventa quanto mai urgente considerato che l'eternit con il passare degli anni, deteriorandosi potrebbe liberare nell'ambiente le fibre d'amianto pericolose per la salute.

martedì 13 settembre 2011

Lo sfregio di Arienzo

Il gigantesco montecarico installato da qualche anno per  la realizzazione dei lavori edili nell'ex-Mulino di Arienzo, non è stato più smontato.In un area di grande pregio naturalistico, l'impatto di quella struttura in acciaio è fortissimo. Il comune di Positano dovrebbe  avviare l'iter per il ripristino dello stato dei luoghi, essendo già trascorsi  i tempi necessari per l'esecuzione dei lavori.

lunedì 12 settembre 2011

"Eccellente ed epocale"



In una  recente intervista, il Sindaco De Lucia, si è dichiarato molto soddisfatto del suo operato; non esita  anzi  per definirlo , ad usare, iperbolici aggettivi quali “eccellente”  “epocale” (!) . Di fronte a tanta audacia auto celebrativa, varrà la pena di  vedere cosa c’è di così eccellente e quali azioni epocali stia cambiando il volto del nostro paese.
Si può cominciare dal blocco “la sparizione” del piano parcheggi, mentre il traffico sta diventando una emergenza,. Addirittura grave , poi, essere fuori dai distretti turistici recentemente istituiti da una legge nazionale per facilitare e snellire le procedure tra le imprese e la pubblica amministrazione.

Non è stato dato avvio a nessun nuovo progetto o iniziativa;  nessuna nuova  idea che caratterizzi questa amministrazione che va avanti solo con quanto già iniziato dalla precedente amministrazione.   
Anche il poliambulatorio della cui istituzione il nostro primo cittadino va tanto orgoglioso, parlandone come del suo capolavoro. Medici presenti una volta al mese per una visita appena indicativa , costretti come sono ad operare senza alcuna strumentazione tecnico-diagnostica. I cittadini pagano un ticket per poi rivolgersi comunque altrove dove tale strumentazione è presente e pagare di nuovo. Eccellente sarebbe stato impedire che venisse meno l’ambulatorio per le piccole emergenze, anzi potenziarlo, garantendo un servizio con lo il personale medico del  118 per le piccole emergenze, senz’altro più utile per i cittadini e per i turisti. E varrà comunque la pena di segnalare che i fruitori del novello poliambulatorio sono davvero pochi.
Un ultimo riferimento all’accoglienza poiché, tra l’altro, il Sindaco in quella stessa intervista si vantava di essere vicino ai cittadini. Ma, sempre più numerosi proprio i cittadini  lamentano la difficoltà ad avere risposte, di parlare con il primo cittadino, invece che con le sue segretarie o con i suoi sempre più ingombranti consulenti.

Questa sarebbe l’eccellenza? Questa la svolta epocale? O forse il Sindaco pensa che qualche festa sulla spiaggia e pochi lettini gratis al mare bastino per sentirsi eccezionale? Più che di  svago, Positano ha bisogno di fare scelte importanti e coraggiose non ha bisogno di questo dilettantismo che non decide su nulla, questa è l’eccellenza di cui il paese ha bisogno. E queste  oggi mancano.

Fatti. Occorrerebbero fatti. Non fumo negli occhi.

sabato 10 settembre 2011

Alberto Testa: mi rivolgerò ai miei legali per difendere il mio Premio dalle imitazioni

  • Dentro la danza

  •  

    September 4, 2011
    RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
    Leggo il comunicato stampa del nuovo”Positano” e ritengo di dover precisare quanto segue:
    Mi riservo di rivolgermi ai miei legali per difendere il “mio” premio dalle imitazioni che il deposito del marchio proibisce, tutelando così la mia proprietà intellettuale. La legge parla chiaro: la proprietà intellettuale tutelata dal marchio appartiene a chi la deposita per primo. Ho fondato e diretto per tanti anni il premio e mi duole lo scippo. Continuerei a farlo a Positano se non mi si mancasse di rispetto e lo farò, se necessario, costi quel che costi, altrove. D’altronde né il sindaco di Positano (che non si è mai premurato di convocarmi per chiarimenti) né la direzione artistica si sono degnati di citare nei comunicati stampa il fondatore e direttore artistico, ossia il sottoscritto. Cancellazione della memoria? Ancora una volta non solo mancanza di stile ma vergognosa scorrettezza.
    Ho letto altresì le numerosissime e prestigiose testimonianze del mondo della danza a difesa del mio operato. Dal sondaggio effettuato dal Giornaledelladanza.com, l’80% dei votanti ha detto no al mio allontanamento. Ma il sindaco di Positano si rende conto di aver chiamato gente che gli sta scatenando contro l’intero mondo della danza? A Positano “Città della Danza”? Che figura!
    Per ciò che riguarda la tanto osannata commissione giudicatrice (?), desidero far presente che in detta giuria non appare un solo tecnico di danza, con carriera apprezzabile, ma solo giornalisti specializzati e nettamente di scuderia in quanto tutti collaboratori del direttore della rivista di Alfio Agostini. Conflitto di interessi?
    Desidero sottolineare che per il famoso Prix de Lausanne, il suo presidente Philippe Braunschweig esigeva che i componenti della Commissione giudicatrice “tutti avessero fatto la danza e non solo ma che l’avessero sofferta”. Infatti in quell’illustre Premio non c’è mai stato un membro che non fosse tecnico di provato valore. Del resto nei concorsi ai quali ho appartenuto e continuo ad appartenere tutti i giurati sono strettamente tecnici. Non basta riempirsi la bocca citando le appartenenze a note testate giornalistiche ma occorre avere, sia sul territorio che presso i danzatori, una conclamata affermazione e popolarità .
    Concludo ringraziando il Direttore Sara Zuccari e tutti i lettori del Giornaledelladanza.com per il sostegno che mi hanno dato.
    Alberto Testa

    venerdì 9 settembre 2011

    Che fine ha fatto il progetto della nuova Regione “Principato d’Arechi”?

    Edmondo CirielliE' fermo davanti alla Corte Costituzionale  il progetto della nuova Regione del "Principato di Arechi" sponsorizzato dal Presidente della Provincia di Salerno Edmondo Cirielli. Dopo aver raccolto l’assenso di molti Comuni di centro destra  tra cui anche quello di Positano, la richiesta referendaria  è stato inviata dalla  Corte di Cassazione alla Corte Costituzionale.  La suprema corte dovrà definire chi potrà votare il quesito referendario se i soli cittadini della Provincia di Salerno oppure quelli di tutta la Regione Campania.  Ora però, con la crisi finanziaria sopraggiunta e con la necessità di tagliare i costi della politica, il Presidente Cirielli  rischia non solo di non avere  la nuova Regione del “Principato di Arechi “ ma di rimanere anche senza la Provincia di Salerno.

    giovedì 8 settembre 2011

    Camorra, massoni e craxiani, la vita di un uomo chiamato Valterino

    Il padre era lo psichiatra di Cutolo, lui cresce politicamente con Colucci e Cicchitto. La rivalità con Bisignani e il sogno di scalzarlo. L'iscrizione alla Loggia del Grande Oriente
    Il papà di Valter Lavitola si chiamava Peppino ed era uno psichiatra. Aveva in cura don Raffaele Cutolo, il boss della Nuova camorra organizzata dichiarato incapace d’intendere e di volere. Quando l’impero della Nco iniziò a crollare, Cutolo fu trasferito nell’isolamento dell’Asinara. Sulla nave che lo portava in Sardegna ripeteva a se stesso: “Verranno gli amici a salvarmi, verranno da ogni dove, cielo, mare e terra”. Era il 1982 e il boss sperava di salvarsi ricattando la Dc coi segreti della trattativa per liberare il doroteo Ciro Cirillo, assessore regionale campano, rapito dalle Br: una triangolazione tra Servizi, politica e camorra coi terroristi. Ma la Balena Bianca mollò il capo della Nco e l’unico amico a presentarsi nel carcere sardo fu il professore Giuseppe Lavitola detto Peppino. Lo psichiatra ascoltò Cutolo, che minacciava di suicidarsi se la Dc non avesse rispettato i patti. Poi andò a riferire al potente capo democristiano Antonio Gava, figlio di Silvio, che rispose: “Peppino, pure tu hai fatto politica e ti sei servito, come me, di questa gente. Io l’ho fatto come già faceva mio padre”. E Cutolo venne lasciato al suo destino. L’episodio lo racconta lo stesso Lavitola senior all’Antimafia di Luciano Violante.

    All’epoca della trasferta sarda del padre, Valter è un ragazzo di sedici anni che rimane folgorato dalle tenebre del potere, quell’enorme zona grigia intessuta di ricatti, segreti, cinismo. La famiglia Lavitola vive in Lucania. Il papà è democristiano ma lui sceglie i socialisti. Si fa presto a dirsi craxiani, però. Il primo vero riferimento di Valterino, come viene chiamato, è un deputato pugliese del Psi, eletto alla Camera per la prima volta nel 1987. Si tratta di Francesco Colucci detto Ciccio. Lui e il fratello Michele controllano una delle tante correnti del Psi. Portano voti, con ogni mezzo. Ciccio Colucci, nel 1994, sarà il primo condannato in Italia per voto di scambio. Solo in primo grado, però. Assolto successivamente. Lavitola junior, di Colucci, è l’assistente parlamentare. La frequentazione di Montecitorio gli allarga gli orizzonti. I suoi amici raccontano con perfidia che “se non lo conosci, Valter la prima volta ti fa un’impressione notevole”.

    Nel Psi si lega anche a Fabrizio Cicchitto, attuale capogruppo del Pdl alla Camera. I due sono veri “compagni e fratelli”. Ossia socialisti e massoni. Cicchitto è stato nella P2, e pure Lavitola è attratto da grembiuli e compassi. Un mensile, La voce delle voci, ha scritto che Lavitola figura al numero 13.462 dell’elenco degli iscritti del Grande Oriente d’Italia (Goi) di Gustavo Raffi, la maggiore obbedienza massonica nel nostro Paese. Altri esperti, invece, hanno precisato che il numero sarebbe il 13.048 su 26.411 affiliati. Come che sia, ecco cosa ha messo in rete il sito del God di Gioele Magaldi, frangia dissidente e democratica del Goi: “Aldo Chiarle, ultranovantenne 33° grado del Rito Scozzese Antico e Accettato, Gran Maestro Onorario del Goi, grande estimatore del Fratello Silvio Berlusconi, grande amico e grande elettore del Gran Maestro Gustavo Raffi, patrono del Fratello Massone Valter Lavitola – a sua volta grande amico del Fratello Massone Silvio Berlusconi – che insieme a Chiarle dirige e gestisce l’Avanti”.

    Già l’Avanti. Il rampante faccendiere lucano è attivissimo nel backstage del potere. Fa politica ma è anche giornalista ed editore. Nel 1997, mette le mani sull’antica testata socialista e lo riporta in edicola coi finanziamenti pubblici. Craxi ci scriverà con lo pseudonimo di Edmond Dantes. Dopo il duemila, il quotidiano diventa l’organo dell’anima liberalsocialista di Forza Italia. Ci sono le firme di vecchi amici come Cicchitto e Colucci (oggi senatore questore del Pdl alla sua nona legislatura) e di altri berlusconiani: Brunetta, Boniver, Straquadanio, Cazzola, Lehner. Poi, l’anziano massone Chiarle. Che scrive: “Non ho avuto la fortuna di conoscere il primo direttore dell’Avanti, il socialista e massone Loenida Bissolati, morto a Roma nel 1920 e non l’ho potuto abbracciare e salutare chiamandolo compagno e fratello, come faccio con l’attuale direttore Valter Lavitola”.

    Con la gestione dell’Avanti, Lavitola rinsalda un’amicizia fondamentale nella sua resistibile ascesa. Quella con un napoletano spregiudicato e tondo di nome Sergio De Gregorio. I due hanno preso casa al Parco dei Fiori, speculazione sulla collina di Positano che finì in un processo per camorra. Lavitola e De Gregorio viaggiano insieme. Il secondo è più scaltro in politica. Tenta la scalata alla regione Campania, nel 2005, con la Nuova Dc di Rotondi ma gli va male. Un anno dopo trasloca nell’Italia dei Valori e centra l’obiettivo alle elezioni politiche: senatore. Tempo qualche mese e De Gregorio riapproda a destra, con Berlusconi. I rapporti con Antonio Di Pietro restano buoni: è il cugino di Lavitola, Antonio detto Tonino (beneficiario di parte dei soldi di provenienza berlusconiana, secondo i pm di Napoli), a mettere su la redazione del quotidiano dell’Idv. La sede dell’Editrice Mediterranea è in un appartamento in via della Vite a Roma di proprietà della Propaganda Fide. La storia è nei verbali della cricca di Anemone, Balducci e Zampolini. Come De Gregorio, anche Lavitola tenta l’ingresso diretto in politica. Alle elezioni europee del 2004, Valter Lavitola si candida con Forza Italia. Cicchitto gira il sud a fare comizi. Non basta. Con 51.283 voti, l’ambizioso socialista di destra non riesce ad a farsi eleggere a Strasburgo. In compenso, continua a tessere rapporti.

    Da editore penetra nella lobby dei giornali di piazza Mignanelli, dove ha sede anche l’ufficio di Gigi Bisignani, il faccendiere della P4 amico di Gianni Letta. È il gruppo di stampatori e politici che controlla i giornali finanziati dallo Stato. In questo periodo conosce anche Mauro Masi, l’ex dg della Rai allora a Palazzo Chigi. Lavitola, racconta chi lo conosce, lavora per scalzare Bisignani dal ruolo di consigliere del Principe. Come emerge anche dalle telefonate intercettate con Berlusconi. “Bisignani è uno stronzo”, dice Lavitola. I legami con la P4 però sono vari. Per esempio: la raccomandazione al maresciallo La Monica, amico di Alfonso Papa, per l’Aise e la casa a Roma per Tarantini, procurata da un armatore legato a Papa. La prima volta che il nome di Lavitola finisce in prima pagina è nell’estate del 2010: il viaggio carioca di B. con serate di lap dance. Il quarantenne lucano si accredita come rappresentante di Palazzo Chigi. Poi l’affaire di Montecarlo, con la patacca di Santa Lucia. L’arrivo alla corte del Cavaliere è riuscito. Ma l’amicizia con il pugliese Tarantini rovina tutto. Lavitola oggi è a Panama. Dagospia ha scritto che è stato visto a Procida fino al 21 agosto. Una fonte al Fatto dice che era a Roma il 29 agosto, nella sua casa di Ponte Milvio. Poi la fuga. Voleva diventare il nuovo Bisignani, è rimasto Valter Lavitola.

    di Fabrizio D’Esposito

    Da Il Fatto Quotidiano del 8 settembre 2011

    Il Gruppo di Minoranza chiede di conoscere le ragioni per le quali sono bloccati i lavori alla Chiesa Nuova

    Il Gruppo di Minoranza Consiliare



    Interrogazione con risposta scritta



    Al Sindaco di Positano



    I sottoscritti Consiglieri Comunali del  Gruppo di minoranza intendono conoscere le ragioni per le quali sono  bloccati da quattro mesi i lavori relativi all’intervento pubblico-privato  (Russo Eva-Comune di Positano) nei giardinetti di via Pasitea in località Chiesa Nuova.

    La presente interrogazione riveste carattere d’urgenza.





    Positano  7 settembre 2011                                                                           I consiglieri di Minoranza

    martedì 6 settembre 2011

    Alla consulente del Sindaco in materia turistica concessi altri 6 metri quadrati di marciapiede


    Quest’Amministrazione non finirà mai di saldare i propri debiti elettorali. Con delibera di Giunta n. 154 vengono concessi al ristorante “da Bruno” di proprietà  del consulente al Turismo del Sindaco altri 6 metri quadrati di suolo pubblico per installare sedie e tavoli.  Era proprio necessario? Non  aveva già sufficiente suolo pubblico quel ristorante? Era opportuno sottrarre altro spazio della passeggiata verso la Sponda all’uso pubblico? E’ evidente che a questi  amministratori quello che più interessa è accontentare i propri amici e sostenitori  anche a danno di un’intera comunità.

    lunedì 5 settembre 2011

    Mentre si parla di crisi nazionale, ecco come in Campania vengono distribuiti i fondi per l’incentivazione al turismo.



    E’ cambiata la Giunta Regionale ma  i metodi sono sempre gli stessi.  Il presidente Caldoro  e l’assessore al Turismo De Mita elargiscono fondi per milioni di euro senza nessun criterio. Ecco alcuni esempi: Comune di Minori  per  “Gusta Minori” 410.000,00, Comune di Gragnano per  “la Follia della Pasta”  349.500,00, Comune di Summonte” Festival di musica etnica” 105.000,00, Comune di Giungano “Spartaco e l’antica Roma” 150.000,00. Ed ancora, comune di Palomonte per “Il sogno di Pasquale” 39.790,00, il Comune di Serramezzana con 355 abitanti assegnati 249.735,89 oltre 700 euro per abitante. A Caggiano per “la Storia e cultura dei Templari” potranno spendere 247.106,10 ai quali vanno aggiunti altri 249.632,59 per “i sentieri dell’alimentazione mediterranea”. A San Mauro la Bruca finanziati due progetti:  il progetto “tra gli eremi e cenobi  sulle orme di San Nilo” 250,000,00 ed il secondo  progetto “il sentiero Monaco –Castelluccio ed ecomuseo vituale itinerari tra storia e natura” andranno  235.899,30 per un totale di 676 euro ad abitante. Per la “sagra della Pastorella cilentana” il comune di Cuccaro Vetere riceverà 147.446,00. Con la crisi finanziaria, un paese a rischio default, la  Regione Campania che taglia la spesa sociale, ridimensiona gli ospedali e i trasporti. Si permette di distribuire  26 milioni di euro in progetti per Comuni  dove forse non arriverà mai un turista. E’ possibile che la nostra Regione anzichè spendere i fondi europei per mantenere le solite clientele non li spenda per serie campagne di marketing tutistico?  Il centro destra che accusava il precedente governo regionale di sperperi e malversazioni riesce a fare ancora peggio.

    venerdì 2 settembre 2011

    Del Premio Danza scrivono anche questo


    Venerdi', 2 Settembre 2011 - Aggiornato alle 12:05 Interviste

    Le dichiarazioni del mondo della danza a sostegno del Prof. Testa per il Premio Positano

    September 2, 2011RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO


    Elisabetta Terabust – Io sarò tra i premiati di quest’anno, vogliono infatti conferirmi il premio alla carriera. Sono legata al Prof. Testa da un rapporto di affetto e stima che dura da molti anni e sinceramente non sapevo che il suo allontanamento dal Premio non fosse avvenuto in modo consensuale e questo non può che dispiacermi.



    Tuccio Rigano – Io trovo veramente scandalosa questa situazione perché secondo me c’è una grande incompetenza. Il Prof. Testa è uno dei pochissimi che conosce davvero bene la danza e quindi non riesco a pensare chi meglio di lui possa dirigere artisticamente questo premio.



    Liliana Cosi – Posso comprendere la voglia di cambiamento e novità da parte di chi organizza il Premio, tuttavia non trovo corretta la modalità con cui è avvenuta la sostituzione del Prof. Testa avrebbero magari potuto optare per una direzione artistica condivisa.



    Alessandro Molin - Io ritengo che in questo caso si sia mancato di rispetto verso una persona, il Prof. Testa, che ha fatto la storia del balletto italiano, avrebbero almeno potuto conferirgli una presidenza onoraria.



    Giuseppe Picone – Ricordo che anche lo scorso anno erano emerse delle complicazioni in merito a questo Premio e la cosa che mi dispiace oggi è proprio il modo in cui il Prof. Testa è stato trattato. Purtroppo spesso in Italia, per motivazioni politiche, si verificano queste situazioni del tipo che oggi ci sei ma domani non si sa, senza guardare al merito e all’impegno profuso negli anni. La scelta di escludere Alberto Testa la trovo una cosa di basso livello.



    Elettra Morini – Questa vicenda la trovo terribile e di cattivo gusto! Alberto Testa ha portato avanti questo premio per talmente tanti anni che un ruolo gli spetterebbe di diritto, non si può “cacciare” una persona in questo modo.



    Gabriella Borni – Sono legata ad Alberto da un rapporto profondo di amicizia e professionale. Tutti sappiamo quanto è stato ed è importante il caro Prof. Alberto Testa per la danza in Italia e non solo… Il Premio Positano per la danza è una sua creatura e come tale doveva rimanere, certi avvenimenti sono di cattivo gusto e poco rispettosi… E questo non fa bene alla danza!!! Sono molto dispiaciuta e sono vicina come sempre ad Alberto.



    Yannick BoquinCome si può trattare così male il Prof. Alberto Testa? Un personaggio così grande che ha fatto tantissimo per la danza in Italia. Che vergogna!



    Mariafrancesca GarritanoGentili Signori, mi chiamo Mariafrancesca Garritano, Mary Garret nel mondo virtuale, sono una danzatrice solista del Corpo di Ballo della Scala ed apprendo dal vostro portale tutta l’evoluzione del “Caso Positano” senza Alberto Testa. Non conosco il Sig. Testa personalmente, ma di fama, e conosco poco il Premio Positano, nelle sue specificità. Ciò che sento di scrivere al riguardo, nonostante il mio parere non sia di aiuto al Prof. Testa, è che la storia torna a ripetersi ciclicamente con le modalità squallide di sempre. L’essere umano spesso non ha la cultura del rispetto e della valorizzazione di un Talento, di qualsiasi disciplina si parli, e pecca di presunzione nel considerare il passare del tempo come un palliativo per non dover riconoscere il valore del passato. L’essere umano a volte dimentica facilmente e non sa riconoscere i meriti dell’altro, valorizzandoli come è di dovere, a causa dell’invidia e dell’ignoranza…: succedeva a “Petipa”, e nel libro Memorie di Valentina Bonelli è spiegato molto bene, ma, senza andare così lontano, basta pensare alla realtà dei Teatri Italiani, dove un artista che va in pensione non viene omaggiato in alcun modo dal suo stesso Teatro, come forma di rispetto e stima per il lavoro svolto. È una storia che si ripete e ciò rattrista e fa pensare che, nonostante tutto, non abbiamo imparato nulla dalla vita. Porgo i miei cordiali saluti a tutto lo staff e al Prof. Testa.



    Manuel ParucciniVolevo esprimere la mia solidarietà al Prof Alberto Testa, che ho avuto l’onore di conoscere molti anni fà. Due anni fa, in occasione del Premio Positano che il Professore ha voluto assegnarmi, ho potuto constatare con quanta passione e competenza si dedicava alla realizzazione della serata in tutti i suoi aspetti, seguendo ogni singolo artista con amorevole dedizione. Rivolgo a lui un saluto affettuoso e colgo l’occasione per complimentarmi con la Sig.a Zuccari per come sta seguendo questa difficile situazione.



    Laura Comi – Tutti conosciamo lo spessore culturale e la passione per la danza del Prof. Testa e sappiamo quanto sia stato determinante il suo apporto al Premio Positano Léonide Massine. Ritengo pertanto che tutta la vicenda avrebbe potuto essere gestita in modo più elegante e rispettoso nei suoi confronti e quindi mi sento di rivolgere al Prof. Testa tutta la mia solidarietà.



    Susanna Egri – Il Prof. Alberto Testa ha conferito al Premio un valore molto alto omaggiando ed offrendo una grande visibilità alla danza e ai suoi interpreti. In Italia purtroppo non c’è rispetto per le persone che negli anni sono riuscite a costruire qualcosa di importante ed hanno lavorato anche per omaggiare personaggi altrettanto importanti come è avvenuto in questo caso con Léonide Massine. Credo anche che il Premio non potrà più essere intitolato a Massine come è stato fino ad ora perché esisterà penso un contratto che lega Alberto Testa al marchio Premio Positano Léonide Massine per l’Arte della Danza.



    giovedì 1 settembre 2011

    Non ci sono soldi, ma ecco come li sprecano

    L'Amministrazione Comunale spende 6000,00 euro per uno spettacolo comico alla Festa di Liparlati .Una spesa eccessiva,  in contrasto con lo spirito della festa, organizzata come sempre dai cittadini di Liparlati con il volontariato.