Se vuoi comunicare con noi, se vuoi collaborare con noi, mandaci le tue proposte scrivendo a lavocepositano@gmail.com

venerdì 29 luglio 2011

Positano: Arriva la Gelmini

Il ministro della pubblica istruzione sarà stasera a Positano per presentare un suo libro. Il ministro responsabile dello smantellamento della scuola pubblica Italiana è un avvocato bresciano che vanta di aver ottenuto l'abilitazione professionale a Reggio Calabria.

venerdì 15 luglio 2011

Camorra, concussione e voto di scambio


Alberico Gambino, ex sindaco di Pagani (Salerno), è finito in manette insieme ad altre sei persone. In passato era stato condannato in appello per avere fatto 22mila euro di spese non giustificate con la carta di credito del Comune. Due settimane fa la Cassazione aveva annullato la sentenza con rinvio
Era stato reintegrato in Consiglio regionale da poche settimane, dopo la sospensione per una condanna per peculato, per aver usato a sbafo la carta di credito del Comune di cui è l’ex sindaco, Pagani (Salerno). I Carabinieri del Comando provinciale di Salerno hanno bussato alla sua porta questa mattina all’alba, stavolta per arrestarlo. L’accusa per Alberico Gambino, consigliere del Popolo delle Libertà supervotato un anno fa alla Regione Campania, è pesante: concussione e associazione per delinquere finalizzata allo scambio elettorale politico-mafioso. Per la Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Salerno, guidata da Franco Roberti, Gambino insieme ad altri due sodali – presidente e vicepresidente della Paganese calcio – aveva creato un sistema per gestire appalti e controllare le principali attività economiche e imprenditoriali della zona con l’aggravante di aver agevolato il clan Fezza-D’Auria Petrosino, attivo nell’agro nocerino. Una macchina ben congegnata, secondo l’accusa, che grazie alla “complicità di politici di livello locale e regionale” riusciva a gestire di fatto pezzi della pubblica amministrazione. Insieme a Gambino sono finiti in manette altre sei persone.

Qurantaquattro anni, sposato e padre di due figli, Gambino è stato a lungo sindaco di Pagani ma è un pezzo da novanta del partito di Berlusconi nell’intera provincia salernitana. Tanto che nel 2009, Edmondo Cirielli – l’ufficiale dei Carabinieri prestato alla politica che somma gli incarichi di deputato e presidente della Provincia di Salerno – lo vuole in Giunta accanto a sé. Di lì a poco, Gambino verrà condannato in primo grado per aver sperperato denaro della Pubblica Amministrazione. Scatta l’interdizione ed è costretto a lasciare la poltrona di assessore. Ma Cirielli non si scompone, tiene per sé la delega al Turismo e lo nomina consulente del presidente. A febbraio 2010 per Gambino arriva pure la condanna in appello: un anno, cinque mesi e 10 giorni. Nelle stesse ore, Cirielli impone a Roma il suo nome in lista e poche settimane dopo il suo braccio destro politico viene eletto in Consiglio regionale. Non ci entrerà, sempre per via di quella condanna (che una settimana fa la Cassazione ha annullato per un difetto di motivazione e rinviato alla Corte d’Appello). Fino a quando, Silvio Berlusconi, a pochi giorni dalle elezioni dello scorso maggio, non lo reintegra con un decreto d’urgenza. Il giorno del suo ritorno nel parlamentino regionale, lo scorso 19 maggio, sulle tribunette degli ospiti ci sono consiglieri, sindaci dell’area e lui, Edmondo Cirielli, raggiante e con indosso la fascia azzurra d’ordinanza. Pochi giorni ancora e la provincia di Salerno darà notizia dell’assegnazione dell’appalto per la costruzione dell’inceneritore di Salerno. È l’opera necessaria a portare la Campania fuori dall’emergenza, un affare da 300 milioni di euro solo per la realizzazione. Lo costruirà un gruppo di tre imprese: una di queste è del cognato di Gambino, come denunciato 15 giorno fa dall’Espresso.
Dal giornale : Il fatto Quotidiano" a firma di Vito Laudadio

lunedì 11 luglio 2011

Brunetta pensieri: Il meglio e il peggio:

Il meglio

Il peggio
Foto Massimo Capodanno

sabato 2 luglio 2011

Un esempio della "tolleranza zero"

Un Pulmino con licenza di noleggio da rimessa staziona costantemente su di un'area destinata alla sosta Taxi. Il veicolo è di proprietà di un consigliere comunale con delega ai trasporti. Questa tipologia di veicoli dovrebbe sostare nelle rimesse,  il consigliere dovrebbe controllare che ciò avvenga. Un'esempio di conflitto di interessi e di come la "tollerenza zero" dichiarata dall'Amministrazione Comunale sia solo una "chiacchiera" estiva.