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giovedì 2 agosto 2012

Dopo gli eccessi di spesa, il Comune è senza soldi

L’Italia rischia il  fallimento, il governo chiede agli Italiani duri sacrifici, si allungano i tempi delle pensioni, si tagliano posti letto negli ospedali , la disoccupazione soprattutto giovanile aumenta.
Di fronte a questa situazione drammatica, cosa fanno  gli amministratori di Positano ? Aumentano la spesa corrente:  100.000,00 euro per il Festival del Teatro, con un aumento della spesa rispetto allo scorso anno del 30% - 25.000,00 euro per la Settimana dell’Ambiente-20.000,00 euro per attrezzare la spiaggia libera, coperti solo in parte  da 3.700,00 euro di sponsorizzazioni - 10.000,00 euro per il miniclub. Questi sono solo una parte dei soldi che quest’amministrazione ha speso quest’estate  senza che sia rientrato nelle casse comunali un solo euro.
Intanto il Comune è senza soldi, la Giunta Comunale ha approvato una delibera, assente l'assessore al Bilancio, con la quale è costretta a chiedere  alla banca titolare della tesoreria,  l’anticipo di cassa, ovvero un prestito fino a 700.000,00 euro ad un tasso di interesse  del 4% ,cosa mai successa nella storia recente del Comune di Positano.
Per fare cassa hanno dovuto  anche anticipare l’incasso delle rate  N.U,  altrimenti mancavano i soldi per pagare gli stipendi.
L' eccesso di spesa non finisce qui, la Giunta Comunale ha approvato un progetto di un Festival dal titolo altisonante  “Il mito di Positano nel mondo” un evento da tenersi da settembre a dicembre, un progetto senza capo né coda che dovrebbe sostituire il Myth Festival,  unico evento di rilievo Internazionale;  costo preventivato  100.000,00 euro,  di questi, 50.000,00 euro dovrebbero essere a carico del bilancio comunale  nel caso la Regione Campania finanziasse il  progetto.
Il Sindaco è orgoglioso di  queste spese, lo rimarca con soddisfazione in ogni conferenza stampa.
Noi crediamo invece che in momenti come questi vi siano altre priorità, per esempio, aiutare le famiglie in difficoltà, le giovani coppie a pagare l’affitto, a sostenere gli studenti meritevoli nelle spese per gli studi, a fare investimenti utili per il Paese.
Chiedere scelte lungimiranti e di buon senso a questa classe dirigente e ai tanti accoliti  è purtroppo esercizio vano.

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