Tra gli arrestati: Giovanni Ragosta e la moglie Carmela Vanacore quest'ultima,
salì agli onori della cronaca locale per l’acquisto del Mulino D’Arienzo.
Dopo quell’acquisto, in qualità di Sindaco chiesi al prefetto di Salerno la convocazione del “Comitato Provinciale per l’ordine e la Sicurezza”, per denunciare il pericolo di investimenti sul nostro territorio di denaro proveniente da attività illecite. Successivamente chiedemmo e ottenemmo dalla Soprintendenza B.A.A.A.S il vincolo storico sul Mulino d’Arienzo per salvaguardare questo luogo dal pericolo di manomissioni.
Le nostre preoccupazioni di allora era fondate e gli arresti di ieri ci confermano che il pericolo era evidente.
Ora il Comune dovrebbe fare gli opportuni passi per stabilire se esistono le condizioni perchè quel bene venga conferito al patrimonio pubblico, nel frattempo gli uffici comunali dovrebbero emanare una ordinanza per demolire quell'orribile montacarichi installato come opera provvisoria e non ancora rimosso.
Domenico Marrone
Mamma mia, che pugno in faccia è quell'orribile montacarichi. Ogni volta che alzo lo sguardo mi si stringe il cuore ... uno degli angoli più belli che abbiamo, deturpato in quel barbaro modo.
RispondiEliminaSperiamo si possa far qualcosa.
Anche se chi di speranza vive, disperato muore ...