La convocazione di un Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la costituzione di una nuova Regione denominata “Principato di Salerno” con secessione dalla Regione Campania, è la dimostrazione evidente della mancanza del senso di realtà e soprattutto di progettualità di chi ha proposto a livello provinciale questo argomento e di questa amministrazione che lo accoglie e lo fa proprio.
Ci saremmo aspettati un ordine del giorno con argomenti di interesse concreto per la nostra città, e per i quali questa amministrazione si è impegnata di fronte ai cittadini.
Ci saremmo aspettati l’inserimento all’ordine del giorno dell’Istituzione delle commissioni consiliari previste dallo statuto e dal regolamento del Consiglio Comunale. O di discutere proposte per la mobilità e la sosta, tanto per fare qualche esempio.
Discutere di questo argomento è un ulteriore segnale della deriva populista e del degrado della democrazia che l’Italia sta vivendo, dell’incapacità di una classe dirigente di affrontare i temi veri che attanagliano la nostra nazione, incoraggiando improbabili divisioni e localismi esasperati, favorendo, tristemente, un modello culturale che punta sull’individualismo piuttosto che sull’unità e la solidarietà.
Ed appare decisamente improprio discutere di una proposta secessionista proprio nell’anno in cui si celebrano i 150 anni del nostro Risorgimento e dell’unità d’Italia.
Nell’era della globalizzazione e della sfida all’internazionalizzazione delle imprese, i consigli comunali della nostra Provincia sono chiamati a fare un salto all’indietro di oltre mille anni negando una storia fatta di evoluzioni e di processi di integrazione.
Una sola cosa ci conforta: questa proposta finirà su un binario morto come sono finite le tante proposte di costituire nuove Regioni nella storia della Repubblica Italiana, dalla Daunia, a quella Dolomitica, dalla Lunezia, al Salento, alla Romagna, progetti, che risultano decaduti in Parlamento.
Noi voteremo contro questa proposta e invitiamo la maggioranza a fare altrettanto per affermare i valori di unità contro le divisioni, a dimostrare autonomia di fronte a proposte velleitarie e propagandistiche e ad impegnarsi con una fattiva azione di governo per lo sviluppo del nostro paese.
Il Gruppo Consiliare di Minoranza
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