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lunedì 8 novembre 2010

Documento del Gruppo di Minoranza nel Consiglio Comunale dell’ 8 novembre 2010 con all’ordine del giorno: ” Proposta di costituzione di una nuova Regione denominata” Principato di Salerno”

 
 
La convocazione di un Consiglio Comunale con all’ordine del giorno la costituzione di una nuova Regione denominata “Principato di Salerno” con secessione dalla Regione Campania, è la dimostrazione evidente della mancanza del senso di realtà e soprattutto di progettualità di chi ha proposto a livello provinciale questo argomento e di questa amministrazione che lo accoglie e lo fa proprio.
Ci saremmo aspettati un ordine del giorno con argomenti di interesse concreto per la nostra città, e per i quali questa amministrazione si è impegnata di fronte ai cittadini.
Ci saremmo aspettati l’inserimento all’ordine del giorno dell’Istituzione delle commissioni consiliari previste dallo statuto e dal regolamento del Consiglio Comunale. O di discutere proposte per la mobilità e la sosta, tanto per fare qualche esempio.
Discutere di questo argomento è un ulteriore segnale della deriva populista e del degrado della democrazia che l’Italia sta vivendo, dell’incapacità di una classe dirigente di affrontare i temi veri che attanagliano la nostra nazione, incoraggiando improbabili divisioni e localismi esasperati, favorendo, tristemente, un modello culturale che punta sull’individualismo piuttosto che sull’unità e la solidarietà.
Ed appare decisamente improprio discutere di una proposta secessionista proprio nell’anno in cui si celebrano i 150 anni del nostro Risorgimento e dell’unità d’Italia.
Nell’era della globalizzazione e della sfida all’internazionalizzazione delle imprese, i consigli comunali della nostra Provincia sono chiamati a fare un salto all’indietro di oltre mille anni negando una storia fatta di evoluzioni e di processi di integrazione.
Una sola cosa ci conforta: questa proposta finirà su un binario morto come sono finite le tante proposte di costituire nuove Regioni nella storia della Repubblica Italiana, dalla Daunia, a quella Dolomitica, dalla Lunezia, al Salento, alla Romagna, progetti, che risultano decaduti in Parlamento.
Noi voteremo contro questa proposta e invitiamo la maggioranza a fare altrettanto per affermare i valori di unità contro le divisioni, a dimostrare autonomia di fronte a proposte velleitarie e propagandistiche e ad impegnarsi con una fattiva azione di governo per lo sviluppo del nostro paese.


Il Gruppo Consiliare di Minoranza


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