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martedì 6 novembre 2012

L’assessore Catenacci in qualità di ex- amministratore unico della Sapna, sotto accusa dalla procura della Corte dei Conti per spese inutili e incarichi assegnati senza concorso


 
Una nuova tegola sulla testa dell’assessore alla legalità del comune di Positano. Dalla procura della Corte dei Conti di Napoli gli vengono mosse assieme ad altri, accuse in qualità di ex- amministratore unico  della Sapna la società dell’ambiente della Provincia di Napoli.
Gli incarichi di consulenza affidati all’esterno dell’amministrazione avrebbero provocato, secondo i magistrati, un danno di 1 milione 559 mila 798 euro.
Le accuse si muovono in due direzioni: un danno presunto da quella che viene definita “spesa inutile” e quello arrecato all’Amministrazione Provinciale “per non aver proceduto per selezione”.
Gli incarichi risultano sprovvisti di tutti i presupposti normativamente imposti.
Nel merito delle contestazioni, inoltre la procura della Corte dei Conti rileva che la Sapna “ ha conferito a due consulenti esterni  “l’assistenza tecnica per l’attuazione di tutti quegli adempimenti per i quali essa stessa è stata costituita e dotata di risorse finanziarie e di personale”.
Quindi “duplicazione di consulenze e sovrapposizione di competenze”.
I magistrati si soffermano sull’ex prefetto Catenacci “ in quanto autore della maggior parte degli affidamenti consulenziali”
I  magistrati ritengono che gli incarichi “potevano essere espletati dal personale di servizio interno”
Non solo, finora scrivono i magistrati “non è stato ancor approvato il piano industriale nonostante sia stata conferita onerosa consulenza esterna”.
Tutte le accuse mosse dalla procura Regionale della Corte dei Conti sono tutte da dimostrare e gli indagati avevano tempo fino al 28 giugno scorso per argomentare le proprie controdeduzioni difensive.

 

 

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